(Gerda Wegener, A snowy night at the Paris Opera) |
Sei esile come un fiore
disperato, aggrappato
alla terra secca
che racchiude ogni pietra
di questo passato odoroso.
La tua divina magrezza
scrigno di una voce rauca
infinita fortuna
di seta scura
chioma morbida di capelli.
La tua indissolubile magrezza
urlo oltre il conformismo
poesia al di là del suono;
invade tutto il cielo
quel fracasso insensato.
Scoppia l’universo dentro te
si frantumano le stelle
già spente nell’illusione
della loro luce perfetta.
La tua magra bellezza
fianco per aggrapparsi
disperazione del temporale
che inzuppa la terra secca
dei tuoi esuli sussurri.
La tua magrezza by Maria Cristina Cireddu is licensed under a Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported License.
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