Stop violenza: la voce delle donne.
Durante la settimana dal 25 novembre al 1 dicembre 2019 alcune strade di Bernareggio (Lecco) sono state intitolate per 7 giorni a 6 delle 75 donne che sono state vittime di violenza nel 2019. Le targhe con i nomi delle vittime hanno fatto da triste cornice all’evento “Ritratti di donna”. Cristina Cireddu ha deciso di interpretare per l’occasione una donna forte e determinata, ma nel contempo dolce e capace di seguire il cuore: Luisa Spagnoli.

Un progetto che porta i nomi delle vittime.
Il sistema Piano Locale Giovani che gestisce le politiche giovanili a Bernareggio e nel vimercatese, insieme ad Aeris e a Offerta Sociale, ha realizzato – nell’ambito dell’iniziativa “Ritratti di Donna” – un’installazione con le targhe che ricordano i nomi delle donne uccise durante il 2019. Domenica 1 dicembre, le targhe sono state riunite a Bernareggio dopo essere state affisse in altri comuni del territorio. Nel corso del tardo pomeriggio, presso l’auditorium, dalle ore 17 alle 19, le attrici aderenti al progetto “Ritratti di donna” hanno interpretato, come già in passato (vedi l’articolo), personaggi femminili. Le attrici in costume, tra cui Cristina Cireddu, si sono esibite o in monologhi all’interno di cornici, come fossero ritratti d’epoca. Una sorta di vero e proprio museo in cui il pubblico accorso ha avuto modo di ascoltare la storia di un personaggio storico direttamente dal suo dipinto e di interagire con quest’ultimo.Luisa Spagnoli, la creatrice del bacio.
Il monologo recitato in occasione di “Ritratti di donna”, tratteggia il personaggio di Luisa Spagnoli ed è scritto dalla stessa Cristina Cireddu. Ne riportiamo di seguito un estratto.
Giovanni mi scriveva dei bigliettini che lasciva nascosti nel mio laboratorio, sotto le tavolette di cioccolato. Era spesso via per lavoro, come quando creai questo (mostra il Bacio), lo chiamai cazzotto. Avevo tante qualità, ma l’essere romantica non rientrava tra queste. Fu Giovanni a chiamare questa mia invenzione: Bacio. Era un modo per dichiararmi il suo amore. Io e Giovanni ci amammo per tutto il resto della mia vita. Un brutto male mi prese la gola, ero ancora giovane e piena di idee. Forse fu l’amarezza di non poter dichiarare il mio amore al mondo, a strozzarmi, lentamente. Anche se tutti sapevano, io restai sposata ad Annibale. Ma fu Giovanni ad assistermi fino alla fine dei miei giorni. Gli chiesi di trovarsi una moglie, e farsi una famiglia. Così fece. Ma le frasi che ancora oggi trovate dentro questo incarto argentato, sappiate che sono l’eco della nostra storia, che tenemmo nascosta al mondo.