(August Strindberg, Björken I-Höst / La Beltulla I-Autunno) |
Gingilli fragili,
brillanti oltre lo stendersi
di questa strada maestra
arrestata di povertà.
M’imprigionano
queste mille vite
intinte nei ricordi
dall’agrodolce sguardo.
Sottili steli rievocati
dal mondo oltre i monti
bassi castagni
punte di rovi
sfondi di romantiche leggende
che sfumano in foschie leggiadre.
M’imprigionano
queste mille vite
questi fiori che appassiscono
all’ombra del muto sostare
nel casale disabitato di chiasso.
M’accascio e poi m’elevo
alla visione immaginata
d’una torre abbattuta.
L’eleganza di ferro
vive anche se fusa
nei ricordi
nelle parole
nelle righe tracciate
da queste mille vite
che m’imprigionano.
Mi cattura
la loro antica
e tenera immortalità.
Tenera immortalità by Maria Cristina Cireddu is licensed under a Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported License.
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