Ali d’argento

Ali d’argento





Melozzo da Forlì, Angelo che suona il liuto
(Melozzo da Forlì, Angelo che suona il liuto)




Un angelo di note
Ti porta nel suo sguardo
Celestiale.
Animale è l’ispirazione
Tra cime o fronde
Di frutti polverosi
Ma sì lontana
Dall’amena bellezza
Nutrita al suo cospetto.

Le sue ali argentate
I suoi capelli antichi
Avvolgono come aura.
Le sue mani sottili
Sulle corde rotte
Sono distratte
Da folti pensieri.

Rossi desideri
Sfumano le sue gote
E le labbra ambrate.

Ma il silenzio
Possiede ancora
La musica perduta.

Diadema sul cuore
Egli porta torpore
Agli amanti stanchi.


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150 150 Cristina Cireddu
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