(M. Chagall, Gli sposi e la torre Eiffel) |
Tanti anni fa
In un giorno d’estate
Pensai che sarebbe stato bello
Arrivare fin là.
Nuotai a lungo
Tra onde che non avevo visto
Fredde correnti traditrici.
E alla fine, distrutta, lo raggiunsi.
Mi appoggiai a lui
Con la pelle salata.
S’ergeva dal mare
Con maestosità.
Era caldo e accogliente.
Il tempo ti mira dall’alto.
T’osserva sbagliare
E rialzarti
E cadere
E scivolare.
Il tempo ride di te
Quando credi d’aver trovato la via
Perché lui sa quanto è sbagliata.
Nascevo e poi morivo
Vedevo la mia vita piena
Sentendomi svuotare.
Poi, un giorno
Il tempo si è fermato.
Mi ha guardata a lungo.
Forse si è ricordato di me
Forse era stato distratto.
Ora, invece, mi pensava.
Mi ha allungato una mano,
Io l’ho afferrata,
E lui mi ha portata indietro.
Senza perdere un minuto
Segnato sul mio corpo
Sono tornata giovane
Con tutti i miei anni
Sulle spalle di madre.
E ho capito.
Ora so perché
Ci misi tanto per arrivare
Raggiungere e ammirare
Quel magnifico scoglio
Quasi vent’anni fa.
Un mare di tempo by Maria Cristina Cireddu is licensed under a Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported License.