(C. Monet, Rocce a Belle-Ile) |
Le pennellate confuse
S’annidano
Nel mio essere navigatore
Come vortici
D’umida agitazione salvatrice.
Sorrisi si specchiano
Nelle onde emotive
Che saltano
Tra stanchezza e pigrizia.
Vedo un’anima
In alto, sullo scoglio
Si getta per far mostra di sé
E assaggia le mie lacrime orgogliose.
Un passato che dovrebbe mutare
Di forma e colore
Come brividi che avvolgono l’onda.
Ma non vero esso cupo rimane
E s’annida
Nella materia grigia di un sogno.
L’eterna sofferenza muta in arte
E la bellezza evoca
Anche le più contorte emozioni.
Un mondo appeso a un muro
Può sbriciolare, angosciare
Fino a far impazzire di libertà.
Lo scoglio by Maria Cristina Cireddu is licensed under a Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported License.
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