Cristina Cireddu parla del suo libro.
Un po' di colore in un sabato pomeriggio di pioggia.
Nonostante il temporale (quasi estivo per l’irruenza) Cristina Cireddu, insieme a Cristina Lambertini e Nicoletta Palmieri, hanno scelto colori primaverili e primule per parlare de Il mondo dietro al mondo. Un romanzo questo, come ben ha sottolineato Lambertini, onirico, pieno di magia e… colore. La copertina del romanzo è rosa, e non è un caso. Il mondo dietro al mondo è un romanzo rosa soprattutto perché “le protagoniste principali sono donne, donne che cercano un modo per uscire dalla gabbia delle convenzioni sociali o che vogliono dare un senso diverso alla propria vita”.
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Scrivere divertendosi
Durante il pomeriggio, Cireddu ha parlato anche del suo primo romanzo, L’ombra del soldato. La scrittrice ha sottolineato come la stesura de “Il mondo dietro al mondo” sia stato un processo molto più leggero rispetto al libro precedente, in cui la poesia ha esercitato un ruolo importante.
La poesia è stata il motore trainante per la stesura de L’ombra del soldato, anche perché forse senza la poesia non sarei riuscita a scrivere un libro così pieno di “emozioni”, spesso negative. Luca, il soldato di cui parla il romanzo, era infatti, un poeta. Per il mondo dietro al mondo credo che la poesia sia rimasta un po’ in disparte. Forse c’erano già abbastanza spunti di ispirazione e quelli sono bastati per far volare la mia fantasia.
La scrittrice si ricorda bene dell’epoca in cui – sono passati oltre dieci anni ci dice – stava scrivendo il romanzo: “era un periodo per me, da un certo punto di vista, spensierato. Uscivo il sabato sera tra amici e parlando del più e del meno con Eleonora, capitava che lei mi raccontasse aneddoti divertenti, che poi la mia fantasia rielaborava”. Eleonora è la titolare della pasticceria in cui sono ambientate molte scene del romanzo (vedi l’articolo), e a cui è ispirato il personaggio di Veronica.
Ancora una volta è stata Nicoletta Palmieri a dar voce alle parole della Cireddu, leggendo tre estratti del libro e una poesia, scritta dalla poetessa per la figlioletta di un anno (leggi la poesia “Gioia danzante“).