(René Magritte, La condizione umana) |
Finché Leo
non mi spiegò
cosa
significasse guardar dentro
continuavo
io a chiedermi
perché mi
piacesse l’odore
del chiuso
aperto sulla strada.
Perché, come
una ladra,
rubassi
intimi attimi
discorsi
sfuggiti
sfumature
di sguardi.
Ma poi,
non erano quelli
a
interessarmi
ma le cose
delle case.
Il rétro
dei mobili
Lo
stridore delle pentole
Il cigolio
dei letti.
L’avanguardia
degli architetti
piegati all’arredamento.
L’atmosfera
tutta
senza
volto per un momento.
E ora che
so
come
s’aprono le finestre
sui nostri
mondi falliti
chissà se
godrò ancora
del
camminare morboso
tra i
vetri, incuranti e aperti.
Curiosi
anch’essi
d’un po’
di vita fuori.
Le cose delle case by Maria Cristina Cireddu is licensed under a Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported License.