(J. Mirò, Cifre e costellazioni amorose di una donna) |
In ginocchio lo guardò
Pensando ai voli
Che fanno i fiori
Quando, accarezzati,
S’annidano nei venti partiti.
L’amino si contorse
Attendendo frane di cuore;
Giulive e potenti mani
Ormai prive di virtù.
Accigliate idee di libertà
Imprigionarono la femmina sapiente
Mentre un inconcludente destino
Osservava la sua beltà sfumata.
I geroglifici del poeta
Intinsero la sua gola
E agli occhi apparve il sorriso
D’un anima buona.
Allungare volle
Il suo molle sentire
E infiammata toccò
L’eco della sua voce.
Molle sentire by Maria Cristina Cireddu is licensed under a Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported License.
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