(G. Van-Honthorst, A young woman playing a viola da gamba) |
T’accoccoli all’orso che è bruno
S’accovaccia tra le tue gambe
Coperte di seta verde.
Le corde si pizzicano d’autore
E un vento umido soffia lieve.
Il silenzio è un dono
Di perenne fantasia che sfugge
Come un’opera pungente.
Di perenne fantasia che sfugge
Come un’opera pungente.
Il silenzio echeggia tra le sale antiche
Che odorano di pittura secca
Di urla assorbite dai muri
Di stucchi adorni.
Che odorano di pittura secca
Di urla assorbite dai muri
Di stucchi adorni.
Or ecco nel chiostro
L’agognato silenzio
Giunto sulla tarda sera di luglio.
L’agognato silenzio
Giunto sulla tarda sera di luglio.
T’abbracci alla tua viola bruna
Ne disgreghi il sesso
Con un sibillino ardor di musica.
Socchiudi palpebre di velo dipinte
E… accarezzi, pizzichi, sfreghi corde
Di antica concezione.
Ne disgreghi il sesso
Con un sibillino ardor di musica.
Socchiudi palpebre di velo dipinte
E… accarezzi, pizzichi, sfreghi corde
Di antica concezione.
Viaggi attraverso immaginari tempi
Di sogni e di canti,
Popolari danze di fuoco.
E poi sorridi,
Gli occhi tuoi di vita appagata.
Di sogni e di canti,
Popolari danze di fuoco.
E poi sorridi,
Gli occhi tuoi di vita appagata.
È ancor tuo il chiostro
Colorato d’Argento
Di terra lontana
Di cui s’ode l’accento di fascino
E il canto d’amore.
Colorato d’Argento
Di terra lontana
Di cui s’ode l’accento di fascino
E il canto d’amore.
S’abbraccia e accoccola a te
L’orsa viola
Bruna come i tuoi lunghi capelli
Lisciati dal vento muto
Sulla notte che viene.
L’orsa viola
Bruna come i tuoi lunghi capelli
Lisciati dal vento muto
Sulla notte che viene.
Viola bruna by Maria Cristina Cireddu is licensed under a Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported License.
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